Come avviare l'attività di muratore
Definizione
Costruzioni e ristrutturazione di case, edifici ad uso privato e aziendale, costruzione di strade, ferrovie e ponti. Sono tutte le attività poste in essere da un muratore durante la propria vita lavorativa
Aspetti burocratici
Con la Comunicazione Unica sarà possibile richiedere sia l'iscrizione all'Albo Artigiani tenuto presso la Camera di Commercio competente che l'attribuzione della partita iva. Non sono richiesti requisiti professionali.
Aspetti fiscali
L'attività può essere svolta con regime contabile ordinario, semplificato o forfettario a seconda del fatturato. Si sconsiglia il regime forfettario solo nel caso in cui, l'attività di impresa non è gravata da importanti costi di esercizio e i ricavi sono limitati. Con il semplificato o l'ordinario si pagano le seguenti imposte e tasse: Irpef e relative addizionali, Irap, Iva, diritto annuale camerale. Con il forfettario si versa un'imposta sostitutiva fissa.
Dal 2006 tutti i muratori che realizzano prestazioni in subappalto, emettono la fattura direttamente all'imprea appaltatrice applicando i criteri del Reverse Change cioè in esenzione iva ex rt 17 DPR 633/72. Sarà l'impresa appaltatrice che emetterà a favore del committente la fattura con addebito dell'iva.
Aspetti previdenziali
Il titolare dell'attività di muratore viene iscritto sia nella gestione Artigiana dell'Inps dove è previsto il pagamento dei minimali previdenziali, circa 2.800,00 annui che all'Inail. Eventuali dipendenti vanno iscritti nell'apposita gestione dell'Inps e dell'Inail. Ancora più delle altre categorie artigiane, il muratore deve versare regolarmente sia i contributi previdenziai che le quote Inail, considerando la sua necessità di detenere un Durc regolare. Questo rappresento un certificato di regolarità contributiva, senza il quale l'ufficio tecnico del Comune non potrebbe mai autorizzare i lavori edili.