Come diventare medico del lavoro
Definizione
La medicina del lavoro è quella branca della medicina che si occupa della prevenzione, della diagnosi e della cura delle malattie causate dalle attività lavorative. Il medico del lavoro ha una particolare esperienza nell'identificare i sintomi causati dall'esposizione del lavoratore a:
agenti chimici, come gli acidi, le basi forti o pericolosi in generale, venuti in contatto con i vari apparati, in particolare quello respiratorio, digerente, tegumentario, e le ripercussioni sul sistema nervoso; sostanze aerodisperse di variabile tossicità intrinseca, le quali però una volta inalate possono dare conseguenze di vario tipo. Queste sostanze sono in primis le fibre di asbesto che causano asbestosi, poi la polvere di carbone (evenienza rara ai giorni nostri).
agenti fisici, quali le radiazioni ionizzanti o non ionizzanti, di energia varia, in particolare raggi ultravioletti, raggi X, raggi gamma, il rumore, le vibrazioni, il microclima.
agenti biologici: batteri, virus, parassiti.
fattori di rischio psicosociali: stress lavoro correlato.
Aspetti burocratici
Apertura della partita Iva. Apertura della posizione E.N.P.A.M. Non va iscritto alla Camera di Commercio. E' scontato il possesso della Laurea.
Aspetti fiscali
Può essere esercitata con regime contabile ordinario, semplificato o forfettario, a seconda del fatturato prodotto. Nei primi due casi le imposte da versare sono l'Irpef e l'Irap. Nel regime forfettario si versa un'imposta sostitutiva.
Aspetti previdenziali
Paga i contributi previdenziali E.N.P.A.M. ossia in proporzione al proprio risultato economico.